E’ un combattimento uno-contro-uno, conosciuto anche con il nome di “box cinese”. Rappresenta l’applicazione libera del Wushu moderno o sportivo, creato con scopi competitivi. Durante gli incontri di sanda sono permessi i colpi di pugni, calci e le proiezioni a terra.
Il termine Sanda significa letteralmente “combattimento libero” (San: libero; Da: colmbattere, colpire) e viene spesso inteso come la possibilità di colpire liberamente il proprio avversario. Questo modo di chiamare la Boxe Cinese è tipico del Nord della Cina ed è un vocabolo molto in uso nelle scuole europee ed africane.
Quest’arte marziale è chiamata anche Sanshou ovvero “mani libere”. Esistono due interpretazioni per questa parola: alcuni sostengono che il vocabolo indichi la possibilità di colpire liberamente l’avversario, mentre altri sostengono che per mani libere s’intenda un combattimento senza armi. La prima interpretazione è quella più accreditata (nell’antichità sul Lei tai si combatteva anche con armi), quindi è da intendere come combattimento libero senza regole prefissate.
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